Rete di Yildiz. Subito sconfessato Thiago: Kolo Muani in panchina e Vlahovic in campo. Una scelta che ha una logica aziendale oltre che calcistica

Libera da Thiago Motta, la Juve torna a vincere (1-0 al Genoa)
Comincia bene, almeno per i tre punti, la breve avventura di Tudor sulla panchina della Juventus. Uno a zero al Genoa e quinto posto in classifica confermato, a un punto dal Bologna di Italiano. Vittoria non memorabile ma vittoria. Di questi tempi per la Juventus è grasso che cola. I calciatori, pur mostrando tanti dei soliti limiti, si sono impegnati e alla fine hanno raggiunto l’obiettivo. Rete di Yildiz al termine di un’azione personale avviata da Tudor che ha spinto Koopmeiners a battere rapidamente la rimessa laterale. Il pallone è finito sulla schiena di Vlahovic: assist involontario per Yildiz che è andato in porta dopo una buona finta.
Da segnalare che Koopmeiners non si è ripreso nemmeno con Tudor. E che Kolo Muani la partita se l’è vista dalla panchina. Scelta logica dal punto di vista aziendale. Kolo Muani è un prestito secco, una delle tante operazioni suicide dell’accoppiata Giuntoli-Thiago Motta. Valorizzare Kolo Muani significava e significa far guadagnare Al Khelaifi e il Psg. Logicamente ha giocato Vlahovic (che invece Thiago faceva marcire in panchina). Il serbo non ha brillato ma comunque si è battuto. Gli juventini possono continuare a sperare nel quarto posto che resta ovviamente a rischio. Così come sarà da testare Tudor ai prossimi banchi di prova.
Juve, la Curva Sud: “Giuntoli peggior dirigente della storia della Juventus, segua Thiago Motta”
La Curva Sud della Juventus ha impiegato poco per chiarire il proprio pensiero sul direttore sportivo della Juventus Cristiano giuntoli. Lo ha fatto qualche giorno fa con uno status su Instagram:
Adesso ci auspichiamo che Giuntoli (peggiore dirigente per distacco in 127 anni di storia) segua a ruota Thiago Motta.
Qualsiasi commento crediamo che sia superfluo.
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Così Giuntoli si è mangiato la Juventus, una disasterclass che entrerà nella storia del club (Libero)
Ai tanti tifosi della Juventus che hanno finalmente (ma con colpevole ritardo) aperto gli occhi sulla strombazzatissima nuova Juventus, consigliamo di acquistare il quotidiano Libero che oggi sforna un articolo da ritagliare che fotografa la gestione di Cristiano Giuntoli. Il titolo è tutto un programma: il mangia-Juve. Il primo termine dell’articolo è disasterclass.
Nessun accanimento, solo una serie di fatti messi in fila uno dietro l’altro. Un bigiami della gestione bianconera dell’ex direttore sportivo del Napoli.
Libero, con Gabriele Galluccio, comincia così:
La disasterclass di Cristiano Giuntoli resterà nella storia della Juventus. Raramente si è visto un direttore bruciare tutto il credito calcistico così rapidamente.
Ricorda che al suo Motta ha fatto un mercato faraonico, al contrario di quanto fatto con Massimiliano Allegri.
Giuntoli è andato all-in su Motta, allestendogli la squadra con un mercato faraonico, dopo quello “conservativo” dell’anno precedente.
Un breve riassunto della stagione e poi si arriva ai giorni caldi che hanno preceduto la cacciata di Thiago Motta.
Giuntoli per provare a salvare il posto non poteva far altro che scaricare le colpe su Motta e ora deve sperare che Tudor centri l’obiettivo. Il direttore è in discussione, non gode più di alcun credito all’interno del club e soprattutto della piazza. Sono lontanissimi i tempi in cui i tifosi esaltavano Giuntoli per quello che stava “cucinando” sul mercato…
Scrive Libero:
Poi però il campo ha parlato e ha detto che la scelta di puntare su giocatori affermati, di 26-27 anni, a scapito dei tanti talenti più o meno giovani che erano nell’orbita bianconera, è stata un flop totale. I vari Koopmeiners (60 milioni) e Nico Gonzalez (35 milioni) hanno deluso profondamente, ma almeno scendono in campo, a differenza di Douglas Luiz (50 milioni) che è stato preso per scaldare la panchina a oltranza. In più la Juve ha speso 15 milioni a fondo perduto per i prestiti di Conceiçao, Kolo Muani e Renato Veiga, tutti calciatori che non riscatterà.
E arriviamo al dolorosissimo (per gli juventini) capitolo cessioni:
Per finanziare il mercato fallimentare della scorsa estate Giuntoli si è mangiato il futuro della Juve, con Motta che non è esente da responsabilità. Tanti, troppi i giocatori bocciati dall’italo-brasiliano: tralasciando i veterani Szczesny e Danilo, che avrebbero fatto comodo anche solo per evitare la farsa del “capitano itinerante” e per dare punti di riferimenti all’interno dello spogliatoio, in questi nove mesi sono stati svenduti giovani molto forti. A partire da Huijsen (19 anni), regalato a 15 milioni e ora cercato da mezza Europa dopo uno scintillante esordio nella nazionale spagnola. E poi i fiorentini Kean (25) e Fagioli (24): il primo è già a quota 20 gol in stagione e vale 50 milioni dopo i soli 13 spesi dalla Viola per acquistarlo; il secondo ha preso subito in mano la regia della Fiorentina dopo essere finito inspiegabilmente ai margini con Motta.
A questi, Libero aggiunge:
Barrenechea (23), inserito nell’affare Douglas Luiz e finito a brillare in mediana al Valencia, e l’altro argentino Soulé (21), che dopo un inizio difficile si sta prendendo la Roma. L’ex Frosinone è stato venduto a 25 milioni, Nico Gonzalez ha cinque anni in più ed è stato pagato 35…